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Management Sanitario

Arriva un miliardo di Euro per la sanità in Campania. Potrebbe cambiare il volto della sanità in Campania ma non si perda di vista l’accoglienza

Un miliardo di Euro. Tanto vale l’accordo di programma varato dalla Conferenza stato Regione nella seduta  dell’8 febbraio 2024. Fondi per l’edilizia sanitaria con un intervento dello Stato pari ad 837 milioni di € e un contributo della Regione di 188 milioni di €. Si tratta di risorse immediatamente fruibili finalizzate a potenziare le strutture ospedaliere esistenti, realizzare nuovi posti letto in linea con il DM 70 ma anche tendere ad un efficientamento della rete ospedaliera ammodernando la dotazione tecnologica e ridurre le liste di attesa. Interventi che interessano 13 strutture regionali. Il più importante è rappresentato indubbiamente dalla Realizzazione del Nuovo Polo Ospedaliero Santo Bono finanziato con 300 milioni di €. Un intervento con una valenza sanitaria ma anche politica. Il Santo Bono è già un centro di eccellenza ma un investimento così importante potrebbe far fare alla struttura napoletana quel salto verso un’assoluta eccellenza nazionale. Tra l’altro investire su un ospedale per bambini nella regione che ha il maggior tasso di natalità ha una logica anche dal punto di vista sociale. Per non dimenticare il supporto che un ospedale con attrezzature d’avanguardia potrebbe fornire anche alla presa in carico di tutti quei bambini interessati ai flussi migratori e che rappresentano l’anello più debole della catena. Ed inoltre 180 milioni per costruire il nuovo ospedale di Castellammare di Stabia. Si risponde in maniera finalmente adeguata alla richiesta sanitaria di una zona ad altissima densità abitativa che troppo spesso grava anche in maniera impropria sugli ospedali napoletani. La provincia di Caserta viene interessata dalla costruzione del nuovo ospedale di Capua finanziato con oltre 90 milioni di € individuato in un’area di proprietà militare e per la quale il Ministero della difesa avrebbe già dato la disponibilità a cedere l’area di 100.000 mq per la realizzazione di un ospedale. Un aspetto di non poco conto se si pensa ai tempi di attuazione. A Salerno il potenziamento dell’Ospedale di Battipaglia finanziato con 97 milioni di € ed anche in questo caso una doppia valenza finalizzata a rendere più vicina la sanità in zone ad alta densità e sgravare l’ospedale San Leonardo di Salerno. Un Piano di interventi che permette di affrontare i problemi nell’ottica della programmazione e pianificazione e non più nella gestione dell’emergenza legata ai piani di rientro che hanno portato molte regioni probabilmente ad avere i conti in ordine ma a discapito di una assistenza sanitaria che ha pagato un prezzo altissimo in termini di qualità. Proprio sulla qualità bisognerebbe oggi agire. Il sistema di accoglienza è il vero nodo della sanità di molte regioni soprattutto del meridione. Entrare nella vita quotidiana di un paziente malato potrebbe far comprendere quale è il vero stato della sanità. Dalle liste di attesa che rendono praticamente vano un concetto di prevenzione, al recall programmato per chi è al centro di percorso terapeutici importanti soprattutto chirurgici, alle indicazioni sui percorsi da seguire all’interno delle strutture. Costruire o Ristrutturare gli ospedali è fondamentale ma ci vorrà tempo. Per migliorare l’accoglienza potrebbe essere necessario  molto meno tempo basterebbe volerlo . questa può essere la vera sfida della sanità.